Chiesa di San Bernardo di Chiaravalle - Bogliano

Internamente è coperta con una cupola centrale, una semicupola sul presbiterio, volte a botte sui bracci laterali e volte a botte lunettata sull'ingresso. L'ingresso ospita una cantoria in legno. Le volte sono tra loro separate da archi impostati su paraste, posizionate all'intersezione tra l'aula e i bracci laterali.
Sia le strutture voltate che quelle murarie sono realizzate in elementi lapidei; il tetto è in legno, con manto di copertura in "lose".
La facciata principale è intonacata e tinteggiata, scandita, in alto, orizzontalmente, da una cornice che delimita un basso timpano triangolare. Sotto il timpano, e appena sopra il portone d'ingresso, è incorniciata una lunetta, sorretta da due finte colonne, con la raffigurazione di San Bernardo con la Madonna e Sant'Antonio. Al centro del prospetto un'apertura a conchiglia con superiormente la scritta D.O.M.
In continuità alla facciata principale, sulla destra, è collocato il campanile, a pianta quadrata e struttura in pietra a vista, con cella campanaria aperta sui quattro lati e orologi sulle pareti laterali.
L'edificio si presenta in discreto stato manutentivo, con fenomeni di umidità parietale all'interno, e visibile lesione in corrispondenza della volta centrale.

  • pianta
    • La chiesa è a navata unica con bracci laterali, con pianta rettangolare e abside semicircolare.
  • facciata principale
    • La facciata principale è intonacata e tinteggiata nelle cromie del giallo e del rosso. Essa è scandita, in alto, orizzontalmente, da una cornice che delimita un basso timpano triangolare; al centro del timpano è dipinto un cerchio con un triangolo, simbolo della Trinità. Sotto il timpano, e appena sopra il portone d'ingresso, in legno intagliato a due battenti, è incorniciata una lunetta, sorretta da due finte colonne, con la raffigurazione di San Bernardo con la Madonna e Sant'Antonio. Sulle due finte colonne sono riportate, a sinistra e a destra, le date dei restauri avvenuti nel 1847 e 1993. Al centro del prospetto un'apertura a conchiglia con superiormente la scritta D.O.M. Il fronte, nella parte centrale, ospita una scalinata a doppia rampa, con parapetto in muratura intonacata, che permette l'accesso all'interno della chiesa, sopraelevata rispetto al piano stradale.
  • facciate laterali
    • I prospetti laterali presentano la struttura muraria a vista. I bracci laterali ospitano, come la facciata principale, aperture a conchiglia.
  • Impianto strutturale
    • Sia le strutture voltate che quelle murarie sono realizzate in elementi lapidei. Internamente l'aula è coperta da una cupola centrale, il presbiterio da una cupola, i bracci laterali da volte a botte, mentre una volte a botte lunettata copre l'ingresso. Le volte sono tra loro separate da archi impostati su paraste, posizionate all'intersezione tra l'aula e i bracci laterali. Una cornice perimetrale modanata corre lungo il perimetro e funge da imposta alle volte. Il tetto è in legno, con manto di copertura in "lose".
  • interni
    • Sia le strutture verticali che le volte sono tinteggiate nelle cromie del giallo e del verde, con cornici ed elementi decorativi a conchiglia. Al centro della volta a cupola è raffigurata una colomba, simbolo della Trinità, con intorno la scritta "Coeli enarrant gloriam Dei". I bracci laterali ospitano gli altari minori, in muratura, dipinti: quello di sinistra è dedicato alla Madonna del Buon Consiglio, sormontato dalla tela ad essa intitolata; a fianco dell'altare è collocata una statua della Madonna di Lourdes. Quello di destra è dedicato a Sant'Antonio; sopra l'altare è collocata la tela raffigurante la Madonna di Vicoforte con Sant'Ignazio, San Luigi Gonzaga, Sant'Antonio da Padova e donatore (XIX sec.); sulla sinistra sono collocate due statue di Sant'Antonio. Sopra l'ingresso si trova la cantoria in legno dipinto. La pavimentazione è in pietra.
  • presbiterio
    • Il presbiterio è rialzato di due gradini rispetto all'aula e da essa separato mediante balaustra a colonnine in legno dipinto. Al centro di esso è collocato l'altare maggiore, in muratura dipinta nelle stesse cromie dell'intera chiesa; ai lati dell'altare vi sono due aperture chiuse da tende che mettono in comunicazione uno spazio con funzione di sacrestia. La parete absidale ospita la pala d'altare, raffigurante la Madonna con Bambino tra San Bernardo e San'Antonio da Padova.
  • apparato liturgico
    • L'assemblea è ordinata in panche a battaglione conformemente al volume dell'aula e al suo orientamento.
  • Campanile
    • Addossato alla parete destra della chiesa, in continuità con la facciata principale, si staglia il campanile che sporge oltre il tetto dell'edificio. E' intonacato fino all'altezza del timpano e poi dalla cornice che delimita la cella campanaria; la restante superficie presenta tessitura muraria a vista. La facciata sul fronte ospita un'apertura a cuore, sulla specchiatura inferiore, e un'apertura a forma di B sulla penultima. Sopra l'apertura a cuore compare la scritta "A.D. 1809 M.B. MASSEMINO". La cella campanaria è aperta sui quattro lati, con monofore corredate di parapetto in ferro. I quadranti degli orologi sono collocati sulle pareti laterali.
    • XVII (costruzione intero bene)
      • Non è possibile fissare la data della costruzione della chiesa in quanto nelle carte d'archivio non esistono cenni diretti o indiretti in proposito. La tipologia costruttiva, in stile barocco, fà collocare la sua costruzione nel XVII secolo.
    • 1735 - 1740 (registri contabili carattere generale)
      • Uno dei documenti più antichi, datato 1735, riguarda l'acquisto, da parte dei rappresentanti della cappella di San Bernardo, di un appezzamento di terra in località "Cianfolà". A partire dal 1740 circa, i registri dei conti dei priori consentono di ottenere un quadro abbastanza preciso del funzionamento della cappellania di San Bernardo.
    • 1749 (acquisto campana campanile)
      • Nel registro dei conti è riportato l'acquisto di una campana nuova.
    • 1809 (restauro intero bene)
      • La scritta "A.D. 1809 M.B. MASSEMINO" compare sulla facciata del campanile, al di sopra dell'apertura a cuore, facendo ipotizzare un restauro.
    • 1821 (completamento intero bene)
      • Vengono pagati 130 soldi a mastro Antonio Teppati per "finire la cappella".
    • 1847 (restauro intero bene)
      • La scritta "RISTAVRATO LI 20-6-1847" si legge in facciata, sulla finta colonna di destra, sotto la lunetta.
    • 1851 (acquisto orologio campanile)
      • Nel luglio 1851 viene acquisto l'orologio per il campanile.
    • 1993 (restauro intero bene)
      • La scritta "RESTAVRATO - 1993" si legge in facciata, sulla finta colonna di sinistra, sotto la lunetta.